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Schweitzer, Johann Baptiste von.

Uomo politico tedesco. Di famiglia aristocratica, fu educato dai Gesuiti e successivamente si orientò verso il Socialismo. La sua maturazione culturale e ideologica fu tuttavia molto incerta e lo portò in un primo tempo a dichiararsi favorevole all'egemonia austriaca nell'ambito dell'unità tedesca. Nel 1861 pubblicò il libro Lo spirito del tempo e il cristianesimo, in cui sosteneva la tesi che il Cristianesimo, sia nella forma cattolica sia protestante, era indissolubilmente legato alla Monarchia e inconciliabile con lo spirito democratico dell'epoca. Ormai orientato in senso socialista, fu tra i promotori dell'Associazione generale degli operai tedeschi fondata da Lassalle nel 1863, condividendone la tesi che l'unità tedesca doveva realizzarsi sotto la direzione prussiana. Nel 1864 fondò e diresse il giornale berlinese “Sozialdemokrat”, che avrebbe dovuto essere l'organo dell'intero movimento socialista tedesco, avendo tra i suoi collaboratori anche Marx ed Engels. Ma la posizione decisamente filoprussiana assunta dopo che aveva aderito al movimento lassalliano, indusse Marx a rompere con lui, anche perché circolava il sospetto che fosse segretamente alleato con Bismarck. Morto Lassalle, la maggioranza dei lassalliani lo accettò come proprio leader nel 1865, anche se l'Associazione generale degli operai tedeschi fu in un primo tempo riluttante a riconoscerlo come nuovo capo, sia a causa delle sue origini aristocratiche e cattoliche, sia per la notoria immoralità della sua vita privata. Vinte queste riluttanze, nel 1867 fu nominato presidente dell'Associazione e nello stesso anno venne eletto deputato al Reichstag della Confederazione della Germania del Nord. Scoppiata nel 1870 la guerra contro la Francia, coerentemente con la sua fede nella leadership prussiana, appoggiò Bismarck contro Napoleone III e, insieme con i suoi seguaci, votò a favore dei crediti di guerra, mentre un altro gruppo di parlamentari socialisti, capeggiati da V. Liebknecht, votò contro. Nel 1871 fu rimosso dalla presidenza dell'Associazione degli operai tedeschi, mentre andava profilandosi l'unificazione dei due gruppi socialisti, cioè del lassalliano e dell'eisenachiano, per dar vita a un unico, grande partito. La base d'intesa fu trovata nel 1874 al congresso di unificazione di Gotha da cui nacque il Partito operaio socialdemocratico tedesco, ma egli morì prima di poterne vedere gli sviluppi degli anni successivi (Francoforte sul Meno 1833 - villa Giessbach, Lago di Brienz, Svizzera 1875).